Grecia meravigliosa sulla mia bici Forgione di 26 anni (parte 2)
Nel mio articolo precedente sul mio viaggio in Grecia con MTB Forgione, ho mostrato una parte delle foto e dei giri nonché la mia bici Forgione di 26 anni usata per i miei giri cicloturistici. Continuo qui con qualche altro dettaglio.
Dato che il mio desiderio principale era quello di svagarmi (oltre che rimettermi in forma per quel che si poteva ho deciso allora di tentare un'uscita ogni giorno, magari non con tanti chilometri, ma che mi desse ogni volta una sensazione di scoperta impegnandomi fisicamente il giusto.
Di fatto la zona che avevo a disposizione era piuttosto vasta e tagliata verso il mare dalla pericolosissima statale/autostrada E55 che collega Patrasso a Pirgo.
Praticamente quello era un confine invalicabile per la sicurezza in bicicletta ma anche una linea di demarcazione di un mondo antico e rilassato contro quello dei vacanzieri e dei residenti che affollano le spiagge e le aree urbanizzate.
Tutto quello che sta a monte di quella strada conta una popolazione ridottissima che vive con un ritmo decisamente diverso rispetto a quanto non si faccia dell'altro lato della stessa.
Ma soprattutto dal mio lato della statale ci sono le montagne!
Il fuoristrada
Non mi sentivo sicurissimo nell'affrontare percorsi in fuoristrada. Le motivazioni erano di doppia natura: tecniche e fisiche.
La mia bicicletta avrebbe resistito alle sollecitazioni di un fuoristrada veramente tecnico? Sarei stato ancora in grado di affrontare le salite con un fondo pietroso?
E soprattutto in caso di necessità come mi sarei dovuto comportare?
Ho deciso che le domande erano davvero troppe e che non c'era altro da fare se non che provare
Consiglio a tutti quelli che si trovassero nelle mie stesse condizioni di allenamento ed età (vicini ai 50) di fare lo stesso: partire gradualmente ed affrontare i percorsi senza particolare stress, con la dovuta calma.
Tutti quelli che vanno in bicicletta hanno una sfida dentro e di solito quella vera è con se stessi: non serve esagerare nell'umiliare lo sfidante! :)
La Cappella
Salendo su per la strada sopra Petrochori dopo il tratto asfaltato la montagna è tutta per il pascolo e ibera per i ciclisti
Ho incontrato alcuni gentilissimi pastori che mi hanno spiegato come al termine della salita ci fosse una cappella e come da lì si potesse poi discendere la montagna dall'altra parte per tornare al mio punto di partenza
Anche se la strada all'inizio sembrava non impossibile l'ultimo tratto era estremamente tecnico e ci ho messo un pò ad individuare la cappella(!):
Come si vede dalla foto della cappella c'erano solo i resti ma il paesaggio avvolto nella calma estiva era incantevole!
Il forno
Inutile dire che una gratificazione culinaria è certamente un buon motivo per fare un giro più lungo
Il Mare e le altre foto
E' stata una vacanza "ricostituente", ho goduto della bici (inarrestabile nonostante l'età!), del paesaggio e del cibo
Qui sotto una collezione di foto dai miei giri