Grecia meravigliosa sulla mia bici Forgione di 26 anni
Ho deciso di riprendere le mie uscite in bicicletta dopo qualche anno di pausa dovuto più che altro agli impegni familiari ed alla monotonia della vita quotidiana.
Insomma quelle cose che ti portano lontano dalla tua passione senza una vera motivazione, e forse solo perché ci si rilassa un pò.
Dopo due o tre tentativi, e per la prima volta nella mia vita, ho caricato la bicicletta sulla macchina prima di partire per le vacanze e mi sono detto: se ce la faccio andrò qualche mattina in bicicletta.
A fine vacanza mi sono accorto di aver percorso qualche centinaio di chilometri e di essere andato in bici praticamente quasi tutti i giorni svegliandomi ed uscendo presto la mattina.
Questa è la prima parte di un breve diario delle uscite in bici con una raccolta di fotografie dei luoghi e dei percorsi.
Il Viaggio
Il viaggio in macchina è abbastanza breve. Basta arrivare in auto fino al porto: il più lo deve fare la nave. Per questo motivo, anche se era la prima volta, mi sono sentito abbastanza sicuro nel caricare la mia vecchia auto con la bici oltre che con i bagagli e partire in questo modo:
La mia bicicletta Forgione è una delle poche recanti il marchio non marchio "Blacksmith Cycles" ed è stata parcheggiata in garage per qualche anno dopo aver lottato duramente con me sui fuori strada -livello hard- negli anni in cui mi sono potuto godere quel tipo di percorsi.
Quest'anno anche grazie al fatto di aver rimesso a posto il peso corporeo con un'alimentazione controllata, ho deciso di tentare la sorte senza effettuare nessun tipo di manutenzione sul mezzo. Me ne mancava il tempo e poi mi sono detto:"al massimo un'officina la troverò pure!". Insomma: ho caricato la bici così come l'ho trovata e mi sono limitato a ripulirla dallo sporco e dalle ragnatele.
Devo dire che la bicicletta si è comportata benissimo: i segni dell'età non si sono mostrati minimamente.
Prima uscita
La mia base è stata vicino Patrasso nell'entroterra che rimane vicino alle spiagge vicino Kato Achaià.
Sono partito subito alla scoperta dei luoghi delle alte colline che si affacciano verso la costa. Il primo luogo che ho incontrato in fuori strada è stata questa chiesa medievale che in passato pare fosse stata usata come ricovero per le capre (!):
Il percorso era per metà su strada in cattive condizioni e per metà in fuori strada.
Quando lo sterrato cominciava la pendenza si faceva sentire e in poche centinaia di metri il dislivello cambiava velocemente.
La zona ha la caratteristica della completa serenità e non appena si passa sul tratto sterrato si rischia di incontrare solo qualche pastore con il suo gregge di capre. Ovviamente bisogna essere attrezzati in quanto ad acqua e generi alimentari. Il primo giorno era andato bene ed avevo il beneficio psicologico di aver affrontato direttamente un percorso sterrato (non particolarmente lungo: giro completo intorno ai 18 km) senza essermi dovuto arrendere. Ero così spronato a proseguire e cercare nuovi percorsi.Seconda Uscita